Creating and Making for a better world

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Creare e Costruire per un mondo migliore

Saturday, November 24, 2012

Realta` e sogni


Direi che possiamo tutti concordare che gli esseri viventi sono motivati da meccanismi di ricompensa che ci fanno agire per raggiungere obiettivi prederminati fisiologicamente nel nostro organismo. Non ci interessa qui valutare se tali meccanismi siano o meno espressione di una nostra volonta`, cio` e` gia` stato discusso a proposito del libero arbitrio; qui si discute semplicemente di come tali meccanismi influenzano la nostra percezione della realta`.
Tali meccanismi di ricompensa verificano il livello di raggiungimento degli obiettivi e modificano il nostro comportamento incrementado l'intensita` di quelle azioni che aumentano la possibilita` di raggiungerli e riducendo quelle che vi sarebbero contrarie.
A tale scopo il cervello percepisce dagli organi sensoriali (ad esempio l'equilibrio) e dagli stimoli interni (ad esempio il carico sulle gambe) le informazioni necessarie a valutare tali livelli di raggiungimento degli obiettivi (ad esempio la posizione eretta durante una corsa). Tali informazioni vengono combinate con i modelli presenti nel cervello stesso i quali sono modelli della realta` costruiti nel tempo in base all'esperienza vissuta e alla fisiologia ereditaria.
E` evidente quindi che ci sono almeno due livelli di realta`: quella del mondo esterno all'individuo e la sua immagine interna ad esso creata dal cervello come modello ed utilizzata nelle decisioni. Notiamo incidentalmente che qui non interessa definire un valore di verita` assoluta a nessuna delle due realta` menzionate, qui si vuole semplicemente osservare la differenza relativa tra le due.
In ogni caso e` interesse dell'individuo di possedere una rappresentazione il piu` possibile vicina alla realta` esterna in modo da prendere decisioni valide in funzione della propria soppravvivenza che avviene appunto nel mondo esterno.
Ci saranno quindi meccanismi di verifica dei modelli di realta` che correggono tali rappresentazioni comparando i risultati ottenuti con le aspettative; si tratta di un costante controllo degli errori in modo da adeguare i modelli usati alla realta` delle cose. Cito un banale ma interessante esempio, tutti sappiamo camminare e non ci rendiamo conto della complicatezza degli automatismi coinvolti in tali semplici atti fintanto che non mettiamo ai piedi oggetti diversi dalle solite scarpe, ad esempio dei pattini a rotelle con i quali dobbiamo ri-imparare ogni movimento di tutto il corpo. Piu` sottilmente chi sappia sciare si ricordera` che nel mettere ai piedi un paio di sci nuovi c'e` sempre qualche minuto di incertezza durante il quale il cervello registra e corregge il loro nuovo comportamento elastico, di tenuta laterale, peso ecc... . Un altro esempio e` la taratura dei semplici comandi che usiamo ogni giorno quando guidiamo, basti pensare a quando si guida una nuova automobile o motocicletta e le prime partenze e frenate sono sempre a singhiozzo fino a che il crevello modifica il modo in cui il piede o la mano si muovono per ottenere un movimento fluido del veicolo.
Insomma, le mille sfumature del mondo esterno hanno una loro immagine interna al cervello che viene costantemente corretta in funzione degli stimoli esterni e dei risultati che ci aspettiamo di ottenere in base al nostro comportamento.
Il cervello produce costantemente tale mondo immagine per poterci far decidere in modo efficace e rapido in base alla minima quantita` di informazioni esterne.
Ma cosa succede quando tali informazioni vengono a mancare, come ad esempio durante il sonno ?
Il cervello continua a ri-produrre il mondo esterno ma non ha piu` gli elementi per correggere la riproduzione e renderla veritiera. Ecco che nascono i sogni, basati comunque su esperienze e modelli legati alla realta`, ma senza i suoi vincoli fisici.
Il sogno e` quindi un'immagine della realta` distorta dalla mancanza del normale controllo di retroazione.
Il controllo rimane attivo ma su soglie molto piu` elevate che ci fanno rendere conto che stiamo sognando quando l'assurdita` delle esperienze apparentemente vissute supera livelli molto piu` alti di quelli della tipica realta` esterna. Grazie a cio` ci rendiamo conto di quando un incubo diviene insopportabile e ci svegliamo per interromperlo.

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